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GASHERBRUM I, PARETE NORD....

Sara Sottocornola
8/6/2010

La spedizione partirà venerdì 11 giugno dall’aeroporto di Milano Malpensa la spedizione alpinistica organizzata da Agostino Da Polenza verso la parete Nord del Gasherbrum I, 8.068 metri.

La squadra in partenza, che affronterà la storica sfida con una delle ultime pareti inviolate degli ottomila, sarà composta da Daniele Bernasconi, Mario Panzeri, Hervè Barmasse e Michele Compagnoni. Due le assenze importanti rispetto al programma, quella di Silvio “Gnaro” Mondinelli e Soro Dorotei. Il gruppo incontrerà la stampa prima dell’imbarco sul volo per Islamabad.

L’aereo per Islamabad partirà alle 11.55. A bordo ci saranno i lecchesi Daniele Bernasconi e Mario Panzeri, il valdostano Hervè Barmasse e il valtellinese Michele Compagnoni. Dalla capitale pakistana gli alpinisti si trasferiranno a Kashgar, in Cina, dove inizieranno il trekking di circa una settimana che li porterà al campo base cinese del GI. A fine giugno la squadra sarà raggiunta dal capo spedizione Agostino Da Polenza, che sarà al campo base per seguire tutte le fasi della scalata e il tentativo di vetta, previsto intorno a metà luglio.

“Devo rinunciare per un infortunio al piede – ha dichiarato Soro Dorotei – che purtroppo fatica a guarire e mi costringe a non partecipare alla spedizione. Il rammarico è grande, perché le Nord dei Gasherbrum sono uno dei sogni storici dell’alpinismo. Un’avventura unica, a cui tenevo particolarmente. Auguro comunque un grande in bocca al lupo ai ragazzi, che seguirò da qui in ogni fase della spedizione”.

Mondinelli, invece, rientrato pochi giorni fa dalla scalata senza ossigeno alla Nord dell’Everest, con la quale ha segnato un nuovo primato nella sua carriera, è costretto a rinunciare per motivi familiari. Ma sarà all’aeroporto con i compagni, per far loro l’in bocca al lupo di persona e per incontrare la stampa insieme a Da Polenza e alla squadra in partenza.

LA MONTAGNA

Il Gasherbrum I, che in lingua balti significa “muraglia splendente”, è conosciuto anche come Hidden Peak. Con i suoi 8.068 metri è l’11esima montagna più alta della Terra e la seconda del Karakorum. Si trova sul confine tra Pakistan e Cina, nel gruppo dei Gasherbrum. Conta finora 11 vie che salgono da sud, est ed ovest. La grande parete nord della montagna, che cade sul territorio cinese, è invece ancora inesplorata, al punto che nessuno vi ha mai installato un campo base se non, pare, una spedizione giapponese del 1986 di cui si hanno pochissime informazioni.Gli alpinisti raggiungeranno la cresta a circa 6.500 metri, dopo aver percorso un tratto di misto sopra il campo base e poi un ripido scivolo innevato. La discesa avverrà lungo lo stesso itinerario.

LA SQUADRA

DANIELE BERNASCONI è nato il 19 giugno 1971. E’ vicepresidente del Gruppo Ragni di Lecco, guida alpina dal 2000 e geologo dal 1997. Da anni collabora con i progetti scientifici e le spedizioni organizzate dal Comitato EvK2Cnr. In Himalaya ha salito, senza ossigeno, il Makalu (8.473 metri) dalla via normale, l’Annapurna (8.091 metri) dalla parete Nord, e il Pumori (7.161 metri). La sua più grande realizzazione è però la prima salita della parete Nord del Gasherbrum II (8.035 metri), compiuta nel 2007 con Karl Unterkircher e Michele Compagnoni in stile alpino. Nel suo curriculum, ci sono diverse salite classiche e moderne di alta difficoltà in Dolomiti, Alpi Centrali, Oberland bernese, Svizzera centrale, Yosemite, Wenden e Ratikon nonchè sulle Alpi Occidentali, specialmente nel gruppo del Monte Bianco.

MARIO PANZERI è nato il 10 maggio 1964, ed è guida alpina dal 1987. Ha una vastissima esperienza nei lavori in esposizione e nella messa in sicurezza di qualsiasi tipo di pareti rocciose nonchè nell’apertura, ripristino, pulizia e chiodatura di vie alpinistiche e falesie. In Himalaya ha salito dieci ottomila senza ossigeno, collaborando spesso con i progetti scientifici EvK2Cnr. Ha salito lo spigolo nordovest dell’Ama Dablam (1985) e ha all’attivo tentativi all’Hornbein Couloir dell’Everest e alla parete Ovest del Makalu. Panzeri ha compiuto spedizioni extraeuropee in sud America, dove ha aperto una via nuova sull’Auguille Poincenoit e salito l’Huascaran. Ha realizzato salite nei principali gruppi alpini ripetendo le grandi classiche (con prime salite in solitaria, invernali e concatenamenti) e aprendo diverse nuove vie.

HERVÈ BARMASSE Nato il 21 dicembre 1977 ad Aosta e vive a Valtournenche. Istruttore nazionale delle Guide Alpine dal 2007, è guida del Cervino dal 2000, maestro di sci dal 1996 e di snowboard dal 1997. E’ anche allenatore federale di sci. Videomaker e conduttore televisivo, oltre che scrittore, vive la montagna a 360 gradi ed è considerato la promessa dell’alpinismo italiano. Il Cervino, dove fa la guida e dove ha aperto nuove vie, è la sua casa. Ma ha già all’attivo diverse prime salite di livello in Patagonia e Karakorum. Ha un passato importante nell’arrampicata e nello sci ripido, e l’inviolata nord del GI sarà il suo battesimo sugli ottomila, mondo in cui sogna di entrare all’insegna dei suoi ideali: avventura ed esplorazione.

MICHELE COMPAGNONI è nato il 21 giugno 1972 a Bormio. E’ guida alpina e tecnico elisoccorso del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino. Da anni attivo sulle Alpi (Grandes Jorasses, Cervino, Monte Bianco), nella primavera 2006 ha affrontato la sfida agli 82 quattromila delle Alpi da scalare in 80 giorni. Ha effettuato numerose ascensioni nel gruppo Ortles-Cevedale, in Val Masino, nel gruppo del Bernina, nel gruppo del Bianco. Intensa la sua attività su roccia, ghiaccio e misto soprattutto sulle Alpi. In Himalaya-Karakorum, ha salito il K2 (8.611 metri, Sperone Abruzzi) senza ossigeno e compiuto un tentativo all'Everest (8.848 metri, Colle Nord) e alla Nord del GII, dove è arrivato a 150 metri dalla cima.