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DICHIARAZIONE UIAA SULL’ETICA IN MONTAGNA

Maurizio Torri
4/12/2009

Nell’Assemblea Generale dell’UIAA, riunitasi a Porto, i delegati hanno approvato un’importante documento da porre all’attenzione di tutti gli alpinisti del mondo: la “UIAA Declaration on Mountain Ethics” (Dichiarazione UIAA sull’etica in montagna)

Il documento esce dal lungo lavoro di anni che ha trovato sbocco anni fa in due documenti già posti all’attenzione di tutti, il “Mountain Code”, elaborato dalla Mountaineering Commission dell’UIAA nel 2001 e la “Tyrol Declaration”, approvato da un’assemblea di alpinisti convocata a Innsbruck nel 2002.

Da allora, nonostante tutti gli sforzi, i due documenti erano rimasti senza seguito, né l’Assemblea UIAA aveva potuto affrontare ed approvare un documento che affrontasse i principi etici dell’alpinismo, portando a compimento il lavoro preparatorio svolto. Non è stato facile riprendere le fila del documento e renderlo attuale per la complessità degli argomenti: la Tyrol declaration comprende 12 articoli e 68 sottoarticoli o annessi e trovare il consenso su tutto non è facile.

Abbiamo scuole di pensiero diverse nell’alpinismo mondiale e questo rende ancora più interessante il confronto. Essenziale nella revisione dle testo è stato il contributo di alpinisti come Doug Scott, componente del management Committee UIAA.

L’assemblea, a Porto, ha definitivamente approvato i dodici principi basilari che compongono la Dichiarazione UIAA sull’etica in montagna. Da adesso in avanti sarà possibile tenerla aggiornata periodicamente, come documento vivente che segue l’evoluzione dell’alpinismo. Il testo approvato è riportato di seguito all’attenzione di tutti, con il testo originale in inglese e la traduzione in italiano curata da Silvio Calvi e Carlo Zanantoni. La Giornata della Montagna, 11 dicembre 2009, è la ricorrenza perfetta per lanciare questo messaggio etico.

Articolo 1 – Responsabilità personale

Principio: Gli alpinisti e gli arrampicatori praticano il loro sport in ambienti nei quail vi è il rischio di incidenti e dove un soccorso può non essere disponibile. Con questo principio in mente, si impegnano in questa attività a loro rischio e sono responsabili della loro sicurezza. Le azioni dei singoli non devono mettere in pericolo altre persone né danneggiare l’ambiente. Ad esempio l’installare attrezzature fisse su vie nuove o esistenti non può essere considerato come accettabile a priori

Articolo 2 – Spirito di gruppo

Principio: I componenti di un gruppo devono essere preparati ad accettare compromessi fra I bisogni e le capacità di tutto il gruppo. La scalata avrà certamente maggior successo quando I componenti si aiutano e incoraggiano a vicenda.

Articolo 3 – Comunità alpinistica

Principio: Ogni persona che incontriamo in montagna o in parete merita la stessa misura di rispetto. Anche in luoghi isolati o in situazioni di stress dobbiamo sempre trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi.