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CIMA PIAZZI, UN VETTA.... CHE MERITA!!!

Maurizio Torri
24/7/2009

Val Grosina (So): Con descrizione itinerario affidata a due giovani promettenti Guide Alpine Locali - Giuliano Bordoni & Manuel Panizza - oggi vi proporremo una itinerario alpinistico a dir poco suggestivo

Nel Link Photogallery alcune immagini da non perdere!!!!

La Cima Piazzi è la regina delle alpi in Valgrosina oltre ad esser la vetta più alta di codesto comprensorio. Sovrasta il mare di 3434metri. Maestosa ed imponente nel suo versante settentrionale, dove candidi pendii di neve e ghiaccio le conferiscono la sua massima lucentezza e splendore.

Ed una regina non può certo mancare della sua corona: la cresta Sinigaglia. Tale nome per onorare la memoria dell'omonimo Giorgio, alpinista-esploratore nonché cantore delle alpi. Dopo esser venuto a conoscenza della Valgrosina si dedicò anima e corpo nell'esplorazione dei suoi angoli e delle relative relazioni. Fu così che sbocciato l'amore non tardo ad iniziare le sue campagne alpinistiche, le sue esplorazioni e le sei nuove salite sulle cime ancora inviolate negli ultimissimi anni dell'ottocento.

Preziosissime sono stati i suoi contributi scritti per il CAI. Per questo motivo, nonostante la giovane età (appena ventitreenne) fu eletto membro della direzione del club alpino della sezione di Milano. Epici ed eroici i suoi racconti, nei quali non dimenticava mai di lodare le doti delle sue guide, tra le quali il grosino Pietro Rinaldi. Grosio e suoi abitanti a quell'epoca beneficiarono molto della sua passione e dell' animo buono del valente alpinista, che non perse tempo a pubblicizzare descrivendo con parole entusiastiche le loro vette e le loro valli.

La lunga cresta, che collega tutti i corni di Verva si sviluppa per 4 kilometri dal Colle delle Pecore sino alla Cima dei Piazzi, è stata percorsa integralmente dalla guida alpina Duilio Strambini tragicamente caduta in Grigna da un fulmine, e dall'alpinista Bruno Gilardi, il 21 ottobre 1971, ai quali costo 14 ore di arrampicata. Ci vollero vent'anni per la prima invernale, effettuata dalle guide alpine Giovanni Ongaro e Matteo Galli. Da allora mai più percorso nei rigidi mesi invernali.

La cresta Sinigaglia è di indubbio valore e bellezza nonostante tratti in cui la roccia non può esser considerata buona, ma l'ambiente in cui si trova, l'esposizione, la lunghezza e la sua storia la rendono magica e preziosa.

Nei giorni scorsi, finalmente Manuela e Giuliana tornano a fidanzarsi, e dopo troppi rimandi sono sulla cresta dell'onda, ops della montagna, su quella via tanto bella.
Un invito per ripercorrerla!

PER MAGGIORI INFO O PER CONTATTARE LA GUIDA GIULIANO BORDONI, CLICCA www.giulianobordoni.it