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DOLOMITI EXTREME TRAIL 2016 - ZOLDO (BL)

Sottotitolo: 
Daniel Jung detta legge nella Val di Zoldo...

Redazione
11/6/2016
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dolomiti extreme 2016
trail running
zoldo

Tra le donne la regina è Lisa Borzani. Oltre mille i concorrenti, provenienti da 39 nazioni. Tracciato durissimo reso ancora più difficile dalla pioggia....
 

È l’altoatesino Daniel Jung il re della quarta edizione della Dolomiti Extreme Trail 2016, l’evento podistico che ha come scenario la Val di Zoldo, tra le Dolomiti Bellunesi patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. L’ex biker di Naturno ha vinto infatti sulla distanza più prestigiosa, quella dei 103 chilometri, tracciato con 7.150 metri di dislivello positivo e 7.060 metri di dislivello negativo. Una gara massacrante: partenza da Forno di Zoldo alle 22.30 di venerdì 10 per oltre 300 concorrenti, armati di zainetto, bastoncini e pila frontale. Subito salita peri sentieri sottostanti gli Spiz di Mezzodì, il Moschesin e la val Pramper, poi direzione Passo Duran, sentiero ai piedi del Civetta (niente Tivan perché in quota c’era troppa neve), Forcella Staulanza, rifugio Venezia (ai piedi del Pelmo), Zoppè di Cadore, rifugio Talamini e ascesa al Monte Rite, il “balcone” che propone una vista a 360 gradi sulle Dolomiti. Di qui rapida picchiata verso Forcella Cibiana e, poi, ancora, il “dente” di Forcella de Le Calade prima della lunga discesa per l’approdo finale a Pieve, all’ombra della parrocchiale di San Floriano, gioiello di stile romanico-gotico.
Un quintetto a condurre per i primi chilometri, poi Daniel Jung forza il ritmo, andandosene insieme a un altro altoatesino, Jimmy Pellegrini. Dopo il ventesimo chilometro, per Jung il ritmo di Pellegrini è troppo lento e decide di proseguire da solo. Inizia una cavalcata solitaria che lo porta a tagliare il traguardo in 13h48’32”. Alle sue spalle, corsa solitaria anche per Peter Kienzl, pure lui altoatesino, atleta affezionato ai posti top nelle classifiche della Dxt: questa volta per lui il secondo posto, a 58’18”da Jung. A completare il podio Nicola Bassi, terzo con un ritardo di 1h05’32”.
 
«Mi piacciono parecchio questi trail con tanta salita e tanti tratti tecnici» spiega Jung che, lo scorso anno, seppe conquistare il secondo posto alla Transalpin Run. «Anche grazie al mio passato da biker i tratti in salita mi sono congeniali. Oggi stavo bene. Al 23.mo chilometro ho forzato e ho proseguito da solo. Ho avuto un po’ di crisi attorno al 70.mo chilometro, crisi superata in breve. Grazie a mia sorella e a mio padre che mi hanno supportato in diversi tratti del percorso».
Tra le donne, vittoria per  Lisa Borzani in 18h06’22”. «Me lo aspettavo tosto questo trail ma non così tosto» spiega la ragazza padovana, lo scorso anno bronzo a squadre ai Mondiali di ultra trail di Annecy. «Gara tecnica, lenta, quindi adatta a me. Gara resa ancora più difficoltosa dal terreno bagnato». La pioggia ha infatti accompagnato i concorrenti nella seconda parte di gara, dal mezzogiorno di sabato 11.
 

 

Sul tracciato di 53 chilometri (3.800 i metri di dislivello positivo), la gara maschile ha visto imporsi in 6h13’12” il ceko Jiri Cipa davanti all’italiano Michael Dola (6h31’32) e al lituano Jonas Zakaitis (6h39’10”) mentre la gara in rosa ha parlato tedesco con Anne Mari Flammersfeld sul primo gradino del podio (7h39’49” il riscontro cronometrico). Piazza d’onore per la bergamasca Cinzi Bertasa (8h09’01”) e terza posizione per la slovacca Alena Slana (8h32’22”).
 
La gara più breve (23 chilometri di sviluppo per 1000 metri di dislivello positivo) è stata vinta da Stefano Maran (2h12’06”) su Federico De Col (2h14’38”) e Tullio Corazza (1h15’27”). Tra le donne la più veloce è stata la slovacca Katarina Lovrantova (2h18’11”). Secondo e terzo posto per Francesca Scribani (2h23’23) e Jessica Perna (2h24’22”).
 

Dolomiti Extreme Trail ha dato spazio anche ai più piccoli, proponendo la “Mini Dxt. Run&Fun”, gara sui 2,5 km dedicata a  Lino Tomea. Un centinaio i bambini e i ragazzi che si sono confrontati, tra agonismo e divertimento. I più bravi sono stati i fratelli Lucia e Niccolò Arnoldo.