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INTERVISTA A MARCO MELCHIORRI

Sottotitolo: 
L'imprenditore con un innato "Spirito Trail".....

Nicola Gavardi
29/10/2013
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intervista
MARCO
melchiorri
skyrunning
trailrunning
skialp
montura

Non solo professionisti ma anche grandi appassionati nelle interviste  di sportdimontagna. Quella di oggi la dedichiamo a un Personaggio con la "P" maiuscola e un nostro grande  amico....

Esperienza da vendere e passione senza limiti: questo è l’identikit di Marco Melchiorri, atleta del Team Trail Montura. Corre per piacere e si può ben vedere dal numero di gare che ogni anno porta a termine. E’ un “VERO UNSTOPPABLE” Finisher per ben tre volte al Tor, ora è alla ricerca di nuove emozioni.. Sentite cosa ci ha detto riguardo al mondo delle sky e del trail. Buona lettura….

 

 

CON  LA CORSA HAI UN RAPPORTO PIÙ CHE CONSOLIDATO. DA DOVE VIENE TUTTA QUESTA PASSIONE?

 

Una passione che viene da lontano e che mi è stata trasmessa da mio padre e mio nonno che furono ottimi sciatori e ciclisti . Era inevitabile che  percorressi  anch’io questa strada appassionandomi però al running! Prima gara fatta nella mia vita nel 72 con gli sci di fondo, da allora mai più fermato

 

 

QUANTI KM TRA SKYRACE  E TRAIL FAI IN UN ANNO?

Tra skyrace e trail in media faccio 1500 km all'anno e sinceramente non seguo nessuna alimentazione particolare o tabelle di allenamento; sono molto naif

 

SEI “UNSTOPPABLE”. COME RIESCI A GESTIRE IL RECUPERO?

Nel tempo ho imparato a gestire piuttosto bene le crisi in gara che inevitabilmente si presentano a causa dei tempi di recupero che spesso non concedo al mio fisico. A volte, come l'anno scorso dopo aver fatto di seguito Utmb- Tor - Scaccabarozzi mi ritrovo con il fisico molto più reattivo che in altri casi. Gareggio, quindi, non in base al calendario ma in base alla voglia di fare un certo tipo di gara al posto di un'altra!!

 

 

SKYRUNNING E TRAILRUNNING. DUE DISCIPLINE LETTERALMENTE  ESPLOSE NEGLI ULTIMI ANNI. COME HAI VISSUTO QUESTO “CAMBIO DI PASSO”?

In dieci anni di trail e skyrace ho potuto notare parecchi cambiamenti nell’ approccio alle  gare; meno forse nelle skyrace che sono rimaste tirate, molto tecniche. Tanto che in alcune  è sicuramente necessaria una buona conoscenza della montagna, ma che normalmente, come nello skialp, sono (almeno le più esposte ) frequentate da concorrenti della zona o cmq provenienti dalle valli, quindi mediamente molto preparati! Nel trail, invece,  il grosso del movimento, arriva dalle città e normalmente dalle corse su strada. Negli ultimi anni a questo proposito abbiamo potuto notare tutte le problematiche che derivano dall’ impreparazione di molti concorrenti nell’affrontare le difficoltà e i cambiamenti meteo che l’alta montagna spesso presenta. Questo a mio vedere sarà uno dei problemi che si  presenterà in futuro agli  organizzatori. Oltremodo questa impreparazione di fondo ha fatto si che in alcuni casi si optasse (giustamente ) per le riduzioni o sospensioni delle gare anche in casi piuttosto normali di meteo avverso in montagna. Un 'altra cosa che mi dispiace è a volte notare come alcune gare dai percorsi  insignificanti  abbiano molto più successo di altre sicuramente più toste e spettacolari. Mi vien da pensare, che a volte un dopo gara ben organizzato, valga più di un percorso spettacolare quanto a volte difficile! E purtroppo spiace vedere come alcuni trail e in particolar modo alcune skyrace storiche per questioni di rapporto concorrenti-costi siano state cancellate!

 

 

CAMBIERESTI QUALCOSA NEL MONDO DELLE GARE E DEI REGOLAMENTI?

I regolamenti delle gare mi sembrano tutto sommato aderenti alle necessità di chi corre , anche se andrebbe detto che alcune “cautele” specie sull'abbigliamento non dovrebbero essere imposte ma suggerite dal buon senso del concorrente! Troppo spesso incontro runner vestiti da spiaggia su quote di tremila metri. L'unica cosa che mi sento di suggerire (parere personalissimo) è vietare l'uso dei bastoni nelle skyrace.

 

 

ETICHETTARE  NON È MAI IL TOP MA IN ALCUNI CASI PUÒ CONTRIBUIRE A DARE UNA VISIONE PIÙ COMPLETA DEL NOSTRA SPORT. . SECONDO TE QUALI SONO I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELLO SKYRUNNING E DEL TRAILRUNNING?

I punti di forza dello skyrunning sono sicuramente la velocità delle corse spesso in scenari stupendi dove non è ammessa una strategia sul dispendio delle forze. Viceversa nei trail le gare vanno ben gestite, per cercare di portarle a termine. Il limite delle skyrace  nei confronti dei trail sono sicuramente la parte tecnica che come precedentemente detto richiede una buona conoscenza della montagna e un livello atletico medio molto più alto..

 

 

SEI FINISHER  E “SENATORE” DEL TOR. COSA TI HA LASCIATO QUESTA ESPERIENZA?

Quest'anno ho finito il mio terzo Tor, una gara unica meravigliosa che dà molto , ma che altrettanto toglie  a chi vi partecipa. Ho avuto la fortuna di portare a termine la prima edizione quella che  nessun partecipante sulla linea di partenza avrebbe scommesso che fosse stato possibile finire. Nessuno sapeva come si potevano gestire più giorni di gara. La finimmo in metà dei partenti e da allora tornare a fare il Tor  non mi ha più suscitato in me le stesse emozioni... sapevo di poterla finire e questo mi ha fatto diminuire le motivazioni .Quindi giusto smettere e lasciare l'emozione Tor a altri!

 

 

DEL DOPING SE NE SENTONO DI TUTTI I COLORI. CHE IDEA TI SEI FATTO?

Il capitolo doping voglio “lasciarlo” alla coscienza di ogni corridore. Mi piace ancora credere che almeno nei trail e nelle sky ci siano solo forti runner che vincono, e runner che semplicemente vogliono vivere delle emozioni sane.  Il nostro sport vissuto a contatto  con la natura può regalare grandi esperienze e l’importante è farlo solo con le proprie forze.

 

MARCO E LA MONTAGNA…

La montagna mi ha dato moltissimo e purtroppo anche molto mi ha  tolto ma correre per i monti mi  aiuta a rigenerare il corpo e la mente che purtroppo durante la vita di tutti i giorni è messa a dura prova!