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I° MEZZALAMA ULTRA SKYMARATHON

Maurizio Torri
14/7/2010

L’atleta valdostano Dennis Brunod parla del Mezzalama Ultra skymarathon. ?Il tempo inizia a stringere, meno di un mese alla partenza del Mezzalama Ultra skymarathon e il comitato organizzatore lavora già a pieno regime

LA GARA E' IN PROGRAMMA X DOMENICA 08 AGOSTO!!

Adriano Favre, direttore tecnico della manifestazione, continua a salire in quota per supervisionare il percorso. Ancora qualche giorno e il percorso sarà definitivo. Dennis Bruond, atleta azzurro dello scialpinismo e skyrunner di ottimo livello ci spiega le differenza con il Trofeo Mezzalama invernale e consiglia come affrontare la gara senza rischiare pericolose crisi energetiche.?“Una delle principali differenze, tra il Trofeo Mezzalama invernale e quello estivo, è sicuramente la quota altimetrica raggiunta dagli atleti. In quello invernale è nettamente superiore, per ben due volte, sul Castore e sul Naso del Lyskamm, si toccano i 4200 metri di quota.

Quello che si correrà fra qualche settimana non supera i 3000 metri di quota. ?Un altro aspetto da considerare è la grande differenza di temperatura tra l’inverno e l’estate, sicuramente potrebbe fare freddo, ma è difficile che si possa scendere di dieci gradi sotto lo zero come spesso avviene a primavera. Una delle difficoltà maggiori nel Mezzalama estivo è che si devono affrontare parecchie salite consecutive, mentre in quello invernale si ha quasi tutto il dislivello durante la prima salita, quella che da Cervinia porta nel cuore del ghiacciaio. ?Il Trofeo Mezzalama, svolgendosi in ghiacciaio, ha dei tratti di percorso molto tecnici. Il Castore e il Naso sono da affrontare in massima sicurezza e legati ai propri compagni. Nella skymarathon non ci sono dei tratti tecnicamente impegnativi e il sentiero, per chi ne avrà la forza sarà completamente corribile.

Durante la gara estiva si dovrà avere al seguito materiale obbligatorio che non è così “pesante” rispetto a quella invernale. ?Una differenza fondamentale oltre ai continui “su è giù” è anche il tempo di percorrenza. Per terminare l’anello di sessanta chilometri i primi impiegheranno dalle cinque ore e mezza alle sei ore, con gli sci siamo appena al di sopra delle quattro ore di gara. ?Di differenze ce ne sarebbero molte altre, ma infine penso che un aspetto da valutare sia che il Trofeo Mezzalama si corre a squadre formate da tre elementi, mentre in quello estivo si deve contare solo sulle proprie forze, nel bene e nel male. ?Come suggerimenti mi sento di consigliare ai partecipanti della skymarathon di bere molto sia in gara sia nei giorni che precedono la partenza, soprattutto se continueranno ad esserci temperature così elevate. Per una gara così lunga gli atleti devono alimentarsi bene senza aspettare i primi sintomi della fame perché a quel punto sarà già troppo tardi.

E’ molto importante alimentarsi e integrarsi prima di una discesa o all’inizio di una parte pianeggiante. ?Un elemento molto importante è partire a un ritmo regolare, senza guardare gli altri atleti, ma ascoltare sempre le proprie sensazioni. Nelle salite dure non si deve mai correre o voler cercare di correre perché si ha un grosso dispendio di energie e la resa della corsa sarebbe scarsa. E’ chiaro che dopo qualche tempo non si avrebbe più la forza necessaria per spingere bene “di gambe”. ?Quando il nostro corpo sarà a fine scala con la lancetta della riserva, non dovremo farci prendere dal panico e scoraggiarci, ma pensare che gli avversari sono nella stessa condizione o anche peggio!!”