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18° GIIR DI MONT: MONDIALE ISF DI SKYMARATHON

Maurizio Torri
25/7/2010

ORO MONDIALE PER JORNET BURGADA E LA ROUX. IL GIIR DI MONT È IL FESTIVAL DELLO SKYRUNNING

Kilian Jornet Burgada (ESP) e Laetitia Roux (FRA) sono la coppia tutta d’oro della 18.a edizione del Giir di Mont, il Campionato del Mondo di skyrunning disputato oggi a Premana (Lecco)...

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I due neo campioni del mondo “marathon”, già oro iridato nello scialpinismo, non si sono limitati a vincere la gara lecchese, ma hanno letteralmente polverizzato il record. Il catalano ha fermato il cronometro su 3h01”14” sverniciando il suo precedente record di 3h05’08”, mentre la transalpina (3h46’40”), alla sua prima partecipazione, senza mai aver provato il percorso, ha “limato” ben 15’ al precedente primato centrato nel 2007 da Emanuela Brizio (4h01’52”).

Una gara da incorniciare per l’A.S. Premana, con 650 partecipanti in corsa lungo il classico tracciato di 32 km con i suoi interminabili 2.400 metri di dislivello che idealmente congiunge i 12 affascinanti alpeggi premanesi.

Doveva essere una sfida tra il campione di skyrunning, Jornet Burgada, e il 6 volte campione del mondo di corsa in montagna Marco De Gasperi, e sfida è stata, almeno fino a metà gara.

È stato il forestale bormino a tentare subito l’allungo, ma il catalano, che ha vinto le edizioni del 2008 e 2009 del Giir di Mont, non lo ha perso di vista un attimo, lo ha francobollato fin dai primi metri e alla fine della prima salita dell’Alpe Chiarino i due hanno scollinato addirittura con oltre 1’30” guadagnati in appena 5 chilometri di gara.

Dietro a cercare di contenere il distacco si è lanciato inizialmente Golinelli, con Tofol Castanier e Roc Amador, e quindi Brunod con un gruppetto composto da Garcia, Hernando, Hernandez, Pintarelli, Pivk e il messicano Mejia, che ha vinto il Giir di Mont nel 2007.

La gara ha avuto subito un ritmo elevatissimo e del resto la posta in gioco era alta, il titolo e la vittoria in una delle più ambite gare di skyrunning.

Nella successiva salita De Gasperi e Jornet Burgada si alternavano al comando, dietro era il vuoto e già a Bocchetta Larec, sul tetto della gara a 2063 metri, le prime due posizioni del podio sembravano assegnate. Dietro cercava invano l’aggancio Roc Amador, ma alle sue spalle si faceva notare il connazionale Hernando con una progressione formidabile.

Nel frattempo la gara femminile entrava nel vivo con la francese Laetitia Roux che rompeva gli indugi, agganciava la spagnola Mireia Mirò e cercava di allungare. La transalpina dieci giorni fa ha vinto il Campionato del Mondo di Vertical Kilometer a Canazei, ed era decisa al bis che le avrebbe regalato anche l’oro nella combinata. Alle spalle delle due, l’azzurra Emanuela Brizio se la doveva vedere con la vincitrice delle due ultime edizioni, Stephanie Jimenez.

Sulla terza salita di giornata, all’alpe Chiarino, Jornet Burgada prendeva saldamente in mano le redini della gara con un repentino allungo che metteva alle corde Marco De Gasperi. Dietro nel frattempo andava a respirare l’aria del podio Luis Alberto Hernandez.

Nicola Golinelli era in piena bagarre e all’Alpe Chiarino transitava quarto con alle spalle Tofol Castanier.

All’alpe Deleguaggio la situazione di testa non cambiava ed il podio cominciava a concretizzarsi, con Kilian Jornet Burgada sempre più solo e con Marco De Gasperi con un distacco ben marcato, oltre 2’, ma Hernando non costituiva certo un grosso problema, il suo distacco era oltre i 5’ dal “forestale”.

Kilian Jornet Burgada si presentava tutto solo in Via Roma a Premana tra due ali incredibili di pubblico ed aveva anche tutto il tempo di “dare il 5” agli appassionati. Sul traguardo il cronometro sembrava “impazzito” e segnava uno splendido 3h01’14”. E c’era tutto il tempo anche per tagliare il nastro con una forbice gigante portata su un cuscino di raso dal sindaco di Premana, Silvano Bertoldini, giusto per ricordare che Premana è il paese delle forbici e dei coltelli.

Poi un giro d’onore lungo il rettifilo d’arrivo sulle spalle del vice presidente della Provincia di Lecco, Antonello Formenti, e trascorrevano 3’20” …interminabili prima di applaudire un comunque felice Marco De Gasperi, che andava ad abbracciare la moglie e … il figlioletto in arrivo. I due avevano anche il tempo per scherzare in sella alla moto Honda in palio per il vincitore, quindi dopo 9’46” si completava il podio con l’arrivo di Luis Alberto Hernando. Nicola Golinelli nel finale cedeva una posizione a Tofol Castanier, ma per il lecchese il quinto posto significava anche la vittoria nella combinata, un bell’oro mondiale che tra il resto era fondamentale alla nazionale azzurra per vincere il titolo per nazioni.

Non male neppure il friulano Tadei Pivk, 8°, davanti al valdostano Dennis Brunod.

Tra le donne non c’erano scossoni per le prime due posizioni. Laetitia Roux era inarrestabile e per lei non c’era solo la vittoria, ma, come detto, anche il record. Jornet Burgada aveva ancora le forze per caricarsi sulle spalle la francese all’arrivo, per un bel giro d’onore. Per la spagnola Mirò il secondo posto a 7’12” era comunque significativo, perché era sotto quel muro delle quattro ore che sembrava imbattibile. Negli ultimi chilometri la piemontese Emanuela Brizio inseriva il turbo e il terzo gradino del podio era suo. Nulla da fare invece per Stephanie Jimenez, quarta, ma anche lei sotto le 4 ore. Per l’Italia era oro mondiale per nazioni in combinata con il mondiale di Vertical Kilometer di Canazei, mentre l’argento era assegnato alla Spagna e il bronzo alla Francia.

Gli arrivi si susseguivano fin dopo le 14.30 e per il 18° Giir di Mont era un nuovo e grande successo.

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