All’Italia il primo posto nel medagliere, alla Svizzera un finale col  botto in gara senior.
 
Il Mondiale di scialpinismo si chiude con la gara relay. Dopo diversi giorni di prove individuali, le piste di Piancavallo hanno premiato i collettivi con una spettacolare staffetta. Per l’occasione i ragazzi di Diego Svalduz, in sinergia con i giudici della ISMF, hanno allestito in circuito che in parte ricalcava quello della sprint di martedì. Circuito reso ancora più duro e movimentato dall’aggiunta di due salite e una velocissima discesa. 
  
In una mattinata baciata dal sole la Svizzera di Oscar Angeloni guadagna punti preziosi e sale al secondo posto nel medagliere. Pronti via e la giovane squadra crociata approfitta di una penalizzazione cronometrica inflitta all’equipe italiana calcando il gradino più alto del podio. Il terzetto di coach Davide Canclini pasa quindi dalla prima alla terza posizione.  Medaglia d’oro relay per Aurélien Gay, Emilie Farquet e Arno Lietha. Sorpasso a bocce ferme anche per la Francia di Thibault Anselmet, Rémy Garcin e Justine Tonso, mentre il terzetto composto da Nicolò Canclini, Giulia Murada e Alessandro Rossi si è dovuto accontentare di un bronzo dal sapore dolceamaro.  

La Francia di Rassat festeggia invece il titolo iridato nella relay donne con Axelle Mollaret e Valentine Fabre che in terza frazione lanciano la regina dello skialp Laetitia Roux. Una Roux appena rientrata dai mondiali militari di Sochi. Secondo posto per la squadra spagnola di Marta Garcia Farres, Mireia Miró e Claudia Galicia Cotrina. A podio anche le azzurre Giulia Compagnoni, Alba De Silvestro e Martina Valmassoi. Pur priva di un acciaccata Katia Tomatis le italiane hanno dimostrato di essere una squadra tosta e dotata di gran classe.

Finale a sorpresa nella staffetta maschile a 4 elementi. Chi si aspettava la passerella trionfale della compagine azzurra si è dovuto ricredersi. Sin dalla prima frazione è infatti salita in cattedra la Svizzera di Oscar Angeloni. Una prova corale magistrale, nessuna sbavatura e oro meritato per Werner Marti, Yannick Ecoeur, Iwan Arnold e Andreas Steindl. A caccia dei fuggitivi gli azzurri di Bendetti hanno comunque conquistato un argento fondamentali ai fini del ranking. Sul secondo gradino del podio sono saliti Damiano Lenzi, Michele Boscacci, Robert Antonioli e Nadir Maguet. Bronzo per la Spagna di Marc Pinsach, Kilian Jornet, Oriol Cardona Coll e Iñigo Martínez De Albornoz. Un bronzo che vale oro visto che i diretti avversari erano i francesi Alexis Sevennec, William Bon Mardion, Xavier Gachet e Valentin Favre giunti quarti.

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