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MICHELE BOSCACCI THE KING OF SKIMO

Sottotitolo: 
Bilancio a caldo di una stagione stellare.....

Maurizio Torri
30/4/2016
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michele boscacci
bilancio stagionale
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Dati alla mano Michele Boscacci è lo scialpinista più forte, quello che tutto il mondo ci invida....

Tre titoli italiani, quello europeo, primo nella coppa del mondo over all, primo in coppa del mondo long distance, secondo nell’individuale e vincitore del circuito la Grande Course che raggruppa le classiche più belle dell’intero arco alpino. Dati alla mano Michele Boscacci è lo scialpinista più forte, quello che tutto il mondo ci invida. Domenica scorsa, l’annullamento della Patrouille des Glaciers, ultimo “top event” di una lunghissima stagione, gli ha forse impedito di festeggiare sul campo i risultati ottenuti, ma è solo questione di tempo; a Albosaggia già si lavora per tributare il giusto merito a questo grande, grandissimo campione.

 

 

«Sono felice – ha commentato il ventiseienne atleta del Cs Esercito -. Ho lavorato sodo, combattuto metro su metro contro avversari fortissimi, tagliando traguardi che qualche anno fa non avrei nemmeno osato sognare. Davvero, come mi è capitato di scrivere ad inizio stagione sul mio sito, se questo è un sogno, allora non svegliatemi». Nessun sogno, il figlio d’arte di casa Albosaggia è davvero lo scialpinista più forte e completo attualmente in circolazione: «Fatico ancora a realizzare quanto sono riuscito a ottenere. Questa è la mia migliore stagione, la migliore di sempre. Sono partito forte, ma senza fare programmi. Vivevo alla giornata, gara dopo gara. Poi, con il passare dei mesi, ho realizzato che si potesse fare qualcosa di eccezionalmente grande. Ho provato a stringere i denti sino alla fine, anche quando la condizione cominciava a calare e la spia della riserva era costantemente accesa».

 

 

 

 

 

Coppa del mondo, grandi classiche, gare individuali e a coppie. Tanti podi e tanti successi, ma uno ha un sapore speciale. «Ogni gara ti lascia qualcosa. Ogni successo ti regala grandi emozioni – ha continuato Michele Boscacci -. Dovessi però scegliere la mia gara ideale, dire quella che mi è valsa il titolo europeo. Arrivavo dalla Valtellina Orobie, la gara di casa chiusa ex equo con Kilian Jornet. Cosa che, già di per se, mi poteva ampiamente appagare. Quel giorno, invece, per la prima volta abbiamo corso con condizioni di innevamento ideale. Stavo bene, riuscivo ad imporre il mio ritmo agli avversari. Quando sono arrivato all’ultimo cambio mi sono preso una buona dose di rischi in discesa e.. voilà. Basta guardare le immagini dell’arrivo per capire quanto fossi felice».

 

 

 

 

 

 

 

Dopo tante fatiche, ora è giunto il tempo del meritato riposo: «In realtà, visto il meteo instabile e le temperature al disotto della media, questa settimana ho rispolverato gli sci e tirato quattro curve al Meriggio, la montagna di casa. E’ stato bello uscire senza l’assillo del cronometro, così per il piacere di farlo. Ora però mi prenderò una piccola pausa, farò dei bei giri in mtb e qualche vertical di corsa. Poi focalizzeremo l’attenzione sul prossimo inverno sperando che sia per me ricco di soddisfazioni come quello appena conclusosi».