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INTERVISTA A DAMIANO LENZI

Sottotitolo: 
Domande a tutto campo con il polivalente campione ossolano.....

Nicola Gavardi
13/6/2013
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Difficile dire se sia più forte a piedi o con gli sci. Una cosa è certa: Lenzi, a suon di risultati, è passato da giovane di belle speranze a punto fermo della selezione azzurra di skialp....

La vittoria al Mezzalama non è stata casuale, ma il giusto coronamento di una stagione importante. La stagione del riscatto, la stagione del ritorno, la stagione della definitiva conferma. Messi definitivamente da parte alcuni problemi fisici che lo avevano tenuto fermo e scalpitante ai box per troppo tempo, il "Lence" nazionale è tornato alla grandissima. Presosi delle belle soddisfazioni con le scarpette da corsa ha poi fatto vedere di quanta classe è dotato in un inverno da ricordare....

 

 

Partiamo subito con la vittoria al  Mezzalama 2013.. Emozionante?

La vittoria al  Mezzalama è stata  un’emozione grandissima; vale una stagione, forse una carriera e corona anni di sacrifici ed allenamenti. E’ la gara che tutti vorrebbero vincere e quest’anno la presenza di tutti i top, in primis Kilian, Bomma, e Matteò , ha attribuito al nostro successo un valore aggiunto non indifferente. Credo che non dimenticherò facilmente quel prato di Gressoney. Tutti i miei amici e famigliari erano lì ad aspettarmi. Bellissimo.

 

 

Una stagione invernale a tutta. Un anno di riscatto. Vuoi toglierti qualche sassolino dalle scarpe?

Si è stato un anno di riscatto, ma soprattutto di maturazione. Tutto è partito dallo scorso luglio quando mi sono ritrovato, e ho riiniziato a credere nei miei mezzi. I sassolini, credo di averli già tolti gara dopo gara, e i fatti contano più di mille parole. Anzi ringrazio tutte le malelingue, per avermi dato quel pizzico di cattiveria in più. E saluto un certo Martin o Martins non ricordo bene , che  lo scorso anno aveva sempre “belle “parole me.

 

 

 

 

 

Pregi e difetti della Coppa del Mondo di scialpinismo?

La Coppa del Mondo è la massima espressione di quello che è lo scialpinismo race attuale, ed è tappa d’obbligo per divenire uno sport olimpico. Non vedo particolari difetti. Certo magari qualche “incidente” di percorso capita, ma questo è normale e comunque si stanno facendo passi da gigante. Basti vedere le tappe di Clusone, e Rio Bianco, sembrava di essere agli x-game.

 

 

Se ti dico Grande Course?

Qui è tutt’altra storia. Gli atleti sono gli stessi, ma è un'altra tipologia di gare. Si corre in squadra, c’è un atmosfera completamente diversa. Sono gare storiche, leggendarie e popolari, si entra nel folclore di ogni località. La grande Course le riunisce tutte; se non ci fossero morirebbe il vero spirito dello scialpinismo. Infatti fin ora ho partecipato a tutte le tappe e con matteo siamo secondi a 30 punti.

 

 

 

Messi via gli sci hai già gli occhi su qualche skyrace o vertical, visti i buoni risultati della scorsa stagione?

Per ora mi alleno in base alla voglia.  Devo rifiatare, e a dire la verità sto dando più spazio alla bici. Verso luglio guarderò il calendario, e sicuramente  sarò al via  di qualche sky. I vertical con i bastoni, non mi entusiasmano, a me piace correre.

 

 

 

 

Come pianifichi i tuoi allenamenti?

 Abbiamo una linea guida dei carichi , e della quantità dei vari lavori specifici da svolgere durante l’estate. I nostri allenatori del C.S. Esercito ci seguono alle grande e tutto questo viene consolidato da circa 10 giorni mensili di raduno. All’interno di queste specifiche mi gestisco in base alle sensazioni. Non sono un fan di programmazione e cardiofrequenzimetri.

 

Ti trovi bene a Courmayeur?

Si sta bene, mi sento come a casa. E una base per i miei allenamenti.

 

 

 

 

L’ombra del doping oscura anche il mondo dello skialp e delle sky?

No, non penso. Credo che siano ancora sport genuini, come la gente che li pratica. I controlli vengono fatti sistematicamente, anche a casa, cosa che in molti non sanno. Non essendoci grandi interessi economici, il rischio è scongiurato. Poi chiaramente, siccome i furbi ci sono ovunque, la mano sul fuoco non la metto.

 

 

 

Vuoi ringraziare qualcuno?

Voglio ringraziare il mio compagno di battaglia Eyda  perché ci siamo divertiti ,e mi ha spronato ad estrarre il potenziale e raggiungere questi risultati. Tutto il Centro Sportivo esercito senza loro non potrei essere qui, ed infine la mia famiglia ed i miei amici del fan club, e tutti quelli che ci hanno tifato e sostenuto durante la stagione. Continuate cosi…!