Sara Bottarelli
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INTERVISTA A SARA BOTTARELLI

Sottotitolo: 
La grande assente di Gap 2014 ha ripreso ad allenarsi…

Nicola Gavardi
1/8/2014
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CORSA
MONTAGNA
brescia

Tenuta ferma ai box da alcuni acciacchi fisici, la talentuosa runner bresciana del Free Zone ha ripreso pian piano a correre...

Uno come Silvano Gadin la presenterebbe associando il suo nome a “cuore, grinta, coraggio e determinazione”. Noi aggiungiamo anche “gran classe”. Già, perché l’atleta che abbiamo intervistato per voi e che vorremmo farvi conoscere meglio è una ragazza schietta, simpatica ed estroversa che di “classe” ne ha da vendere. Alla luce dei risultati visto lla scorsa stagione, la sua assenza in “Casa Italia” è di quelle che pesano. Ma non preoccupatevi. Sta già lavorando per tornare. E l'augurio di tutti noi appassionati di mountain running è che ritorni ancora più forte di prima…. 

 

 

 

COME STAI E COME PROCEDE IL TUO RECUPERO?

Ciao!!! Forse qualcuno si sarà chiesto come mai non mi si vede più alle gare… No non ho deciso di cambiare sport,sono semplicemente stata costretta a fermarmi a causa di un infortunio. All’inizio non è stato facile accantonare l’idea di correre, di gareggiare e di puntare alla maglia azzurra, ma così ho dovuto fare e piano piano ho metabolizzato la cosa. Ora sto meglio ma non ho ancora risolto completamente il problema. Non so quando rientrerò, so solo che quando arriverà quel giorno non mi interesserà ne vincere ne dimostrare nulla a nessuno, ma semplicemente correre, divertendomi e arrivando all’arrivo senza dolore. So già che mi ci vorrà parecchio tempo e tanta fatica per tornare ai livelli di prima, ma questo fa parte del gioco ed è un percorso che prima ho poi tutti, per un motivo o per l’altro, ci troviamo ad affrontare. L’importante è non perdere mai la voglia di tornare a gareggiare, la grinta per rimettersi in gioco e il coraggio di correre anche se non si è forti come prima.

 

 

 

IN QUESTE STAGIONI HAI FATTO UN GROSSO SALTO DI QUALITÀ. QUAL È IL TUO SEGRETO?

 

Nessun segreto, ho semplicemente la fortuna di avere una famiglia splendida, che mi ha trasmesso questa passione e ho avuto la fortuna di essere  stata convocata a diversi raduni, durante i quali mi sono allenata e confrontata con i big della corsa in montagna. Il segreto è avere una mamma che prepara pranzetti e cenette ottime (l’alimentazione è importantissima!) e un papà con il quale sfidarsi ogni volta che si esce a correre. Persone che insieme alla zia non esitano a darmi consigli che hanno acquisito nella loro carriera sportiva.  Devo inoltre ringraziare la federazione che non ha esitato a convocarmi a diversi raduni, dandomi la possibilità, l’anno scorso, di affiancare negli allenamenti  la squadra degli europei e dei mondiali 2013 a Sestriere. Occasione che  è stata un trampolino di lancio per partecipare a gare mai fatte prima, come la 4000 scalini del forte di Fenestrelle, il memorial partigiani Stellina e la Dri Zinnen Alpin Run. L’aver gareggiato così tanto e in gare di così alto livello mi ha permesso di arrivare in perfetta forma alla International half marathon di Padenghe, grazie alla quale ho capito il salto di qualità che la stagione delle corse in montagna 2013 mi aveva permesso di fare.

 

 

 

 

 

 

COME SI SVOLGE UNA TUA GIORNATA TIPO?

 

Le mie giornate tipo sono quelle in cui arrivo a sera stanca morta, ma felice per avere imparato qualcosa e per avere trasmesso qualcosa  ad altre persone. Durante la settimana la mattina frequento le lezioni della specialistica in scienze motorie,  nel primo pomeriggio insegno motoria in una scuola elementare e nel tardo pomeriggio insegno ginnastica artistica in una società del mio paese. La corsa (almeno quando non ero infortunata) la incastravo in base ai buchi che avevo. Dicendo che incastro la corsa non intendo dire che mi interessa meno, intendo dire che adoro correre ma per ora non voglio fare solo quello.

 

 

 

QUALI SONO GLI OBIETTIVI PER QUESTA STAGIONE?

 

L’obiettivo per ora è risolvere il problema che mi ha costretto a fermarmi, ho smesso di pormi obiettivi a breve termine perché ogni volta li vedo svanire per l’impossibilità di gareggiare.

 

 

 

COSA RAPPRESENTA PER TE LA CORSA?

 

Uno stile di vita.  La corsa è la mia valvola di sfogo, è una scarica di endorfine che mi fa stare bene, è ciò che mi contraddistingue da tanti che preferiscono fare altro, è un modo economico ed ecologico per vedere nuovi paesaggi, è riuscire a trovare il silenzio, è potersi permettere di mangiare una terza fetta di torta…( ora mi limito a due). La corsa mi ha permesso di conoscere persone splendide, amici  importanti, mi ha fatto vivere emozioni indescrivibili ed indimenticabili. Posso dire che la corsa è stata un po’ la mia maestra di vita, come penso siano tutti gli sport per le persone che li praticano con passione.

 

 

 

IN FUTURO TI VEDREMO IMPEGNATA ANCHE NELLE SKYRACE?

 

Non lo escludo, anche se non ho in mente di fare skyrace nel futuro immediato. Le vedo troppo lunghe per il momento e un po’ pericolose; anche se ammetto di non essere ferratissima sull’argomento. Quindi sulla loro pericolosità magari ho un pregiudizio sbagliato. La cosa che mi piace molto delle skyrace sono i percorsi, così vicini al cielo, isolati da tutto e incontaminati. Purtroppo, per ora, visti solo in qualche fotografia.

 

 

 

 

 

 

NELLE GARE CONTA DI PIÙ TESTA CUORE O GAMBE?

 

Verrebbe da rispondere tutte e tre,ma se devo per forza sceglierne una allora scelgo la testa. Per testa intendendo la determinazione che ognuno di noi ha, bisogna solo essere capaci di tirarla fuori. Essere determinati nello sport come nella vita è l’atteggiamento migliore per raggiungere ciò che vogliamo.