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Magda Genuin sul podio a Valdidentro. I leader Majdic e Hattestad fanno festa

Maurizio Torri
13/2/2009

Bella e combattuta gara a Valdidentro nella prima delle due giornate di Coppa. Magda Genuin miglior atleta per l’Italfondo, terza in una gara tiratissima

Giornata di grande sport allo stadio del Fondo “Azzurri d’Italia” nel primo dei due giorni di Coppa del Mondo di sci di fondo a Valdidentro, in Valtellina. Ad andare in scena sono state le gare di sprint sui tracciati di 1.400 e 1.700 metri rispettivamente, entrambi molto selettivi e col freddo, e soprattutto il vento, a fare la differenza.
I pronostici, o meglio le classifiche di Coppa, sono state rispettate: i due leader (specialità sprint) Petra Majdic (SLO) e Ola Vigen Hattestad (NOR) sono i vincitori indiscussi di giornata, dominatori di quarti, semifinali (Hattestad secondo al fotofinish) e finali.
Emozioni a go-go per il pubblico presente, giunto numeroso a popolare gli spalti ed il tracciato nonostante il freddo pungente.
Le donne sono state le prime a prendere il via, con le favorite che superano senza difficoltà la fase di qualificazione e approdano prima ai quarti e poi alle semifinali. Le due batterie di semifinale vedono schierate in partenza la slovena Petra Majdic, leader sempre più incontrastata della Coppa Sprint, le svedesi Charlotte Kalla e Anna Olsson, l’americana Kikkan Randall, la finlandese Pirjo Muranen, le tedesche Manuela Henkel, Evi Sachenbacher e Nicole Fessel, la norvegese Celine Brun-Lie e le nostre Magda Genuin, Arianna Follis e Karin Moroder.
Nel frattempo anche la gara maschile entra nel vivo con gli atleti svedesi e norvegesi che dominano le batterie eliminatorie. Gli italiani però non stanno a guardare, con i fratelli Pasini, Giorgio Di Centa, Cristian Zorzi, Loris Frasnelli e David Hofer che guadagnano facilmente l’accesso ai quarti di finale. A questo punto però il team Italia deve fare i conti con la fortissima concorrenza in pista e le prime vittime illustri sono Giorgio Di Centa e Cristian “Zorro” Zorzi, rallentato dal vento forte e da una batteria piuttosto lenta. “Oggi – dice Zorzi - è stata una gara un po’ strana per colpa di tutto questo vento. Nella mia batteria alla fine avevano tutti un po’ paura ad andare davanti a tirare, ci siamo studiati troppo e alla fine è uscita una batteria lenta. Sono un po’ dispiaciuto perché qui in casa ci tenevo a far bene e dopo la sfortunata trasferta in Russia, dove avevo rotto un bastoncino, volevo rifarmi. Comunque è andata così ed è inutile lamentarsi.”
Anche Hofer e Frasnelli non vanno oltre i quarti di finale, lasciando così soli i fratelli bergamaschi nel tabellone delle semifinali dove accedono come “lucky loser”, in compagnia degli svedesi Emil Joensson, Bjorn Lind e Marcus Hellner (la sorpresa di questo 2009), dei norvegesi Petter Northug, Eirik Brandsdal e Ola Vigen Hattestad, dei russi Nikolaij Morilov e Alexeij Petukhov, del finlandese Martti Jylhae e dell’americano Torin Koos.
Intanto, in chiave azzurra, le donne sembrano cavarsela meglio degli uomini. Infatti, dopo le due batterie di semifinale femminile, il team azzurro vanta ben due atlete in corsa per il gradino più alto del podio, la bellunese Magda Genuin e la valdostana Arianna Follis. La finale però vede fin dall’inizio il dominio della campionessa slovena Majdic, che si lascia alle spalle Pirjo Muranen e Kikkan Randall, con le italiane a subire il ritmo iniziale delle altre concorrenti. La Genuin, anche se febbricitante, sembra essere la più in forma delle due e prova ad attaccare. Prima dell’ultima curva, la caduta dell’americana Randall agevola la manovra di avvicinamento della bellunese che riesce così a strappare un bellissimo terzo posto, alle spalle della finlandese Muranen e della slovena Majdic, alla sua quinta vittoria in sprint. “Oggi ci tenevo molto a conquistare un bel piazzamento” dichiara la Genuin a fine gara. “Ho tirato fuori tutto ed alla fine almeno il terzo posto sono riuscita a portarlo a casa. Adesso punterò a fare un bel risultato ai mondiali: le premesse per far bene ci sono, speriamo di star bene e fare bene.”

Nella sprint maschile Renato Pasini era il grande favorito della vigilia, dopo la splendida vittoria di Rybinsk. Nonostante ciò il bergamasco oggi non è riuscito ad andare oltre il settimo posto, lasciando un pizzico di amarezza al pubblico di casa. “Son partito subito bene – racconta il bergamasco -, perché sono riuscito a mettermi subito in seconda posizione. Poi sulla prima salita ho preso quei due-tre metri che mi hanno lasciato all’aria e, con tutto questo vento, non sono più riuscito a ricucire il buco. Con tutta quest’aria bisognava stare tutti vicini e “sciarsi sulle code” se non si volevano perdere secondi preziosi. Alla fine, anche se ho visto che ero rimasto tagliato fuori dalle prime tre posizioni, ho provato a sprintare comunque anche se è stata dura con il vento in faccia.”
Meglio di lui ha fatto suo fratello Fabio che, nella finale, ha cercato di dare del filo da torcere alla durissima concorrenza di campioni del calibro dei norvegesi Hattestad e Brandsdal e degli svedesi Joensson e Hellner, oltre che del russo Petukhov. Il bergamasco però fa fatica a reggere il ritmo di Hattestad, Joensson e Petukhov che formano subito un gruppetto davanti a tutti. Le due salite accentuano il divario e il podio diventa una partita a tre. L’allungo finale è quello del campione norvegese, con Petukhov che conquista il secondo posto al fotofinish su Joensson. “Oggi stavo molto bene e ho cercato di stare il più possibile davanti con i migliori” ha detto Pasini. “Purtroppo però in salita ho avuto qualche problema con uno sci e ho perso qualche metro proprio nel momento in cui sono scattati i migliori. Comunque posso ritenermi soddisfatto per questa gara e vorrei ringraziare tutta la gente che mi ha aiutato nelle ultime settimane as allenarmi al meglio e mi ha permesso di conquistare questo bel risultato. Adesso aspettiamo di vedere cosa sarò capace di fare ai mondiali.”
Da queste due gare di sprint ci si aspettava forse qualcosa di più dal team italiano, che però tornerà in pista domani sempre a Valdidentro con la 10 km femminile a tecnica classica e la 15 km maschile a tecnica classica. Piller Cottrer ha la febbre, causa scarlattina, ma da buon leader della Coppa del Mondo “distance” non vuole assolutamente mancare. In gara, oltre a lui, ci saranno tra gli uomini Carrara, Checchi, Clementi, DiCenta, Frasnelli, Hofer, Kostner, Moriggl, Noeckler, i fratelli Pasini, Rigoni, Santus e Yeuilla, mentre tra le donne saranno in azione Follis, Longa, Bachmann, Brocard, Cavallar, Moroder, Rupil, Santer e Valbusa. Appuntamento alle 12.15 e 14.15.