Categoria: 

Magda Genuin: di podio in podio… Il team Viessmann punta sulla sprint “rosa”

Maurizio Torri
4/2/2009

In Canada ha centrato il successo nella Team Sprint in coppia con Follis. Prossimo appuntamento la gara di Coppa del Mondo a Valdidentro (SO)

Dopo la vittoria nella team sprint di Vancouver datata 18 gennaio, sabato scorso è arrivato anche il primo podio stagionale in una sprint individuale per la bellunese del Team Viessmann Italia, Magda Genuin, ottima terza a Rybinsk (Russia) nella gara vinta dalla finlandese Pirjo Muranen sull’altra azzurra Arianna Follis (seconda).

Non un podio qualunque per la portacolori del CS Esercito, arrivato proprio a ridosso della tappa italiana di Coppa del Mondo di Valdidentro (13-14 febbraio) e, soprattutto, dei campionati del mondo di Liberec (18 febbraio-1 marzo).

Un podio che, fatalità, è arrivato a fine mese di gennaio, proprio come nel 2008 quando Magda Genuin fu terza nella sprint canadese di Canmore. Pura casualità? “Sinceramente non ho programmato nulla – racconta la 29enne bellunese di Falcade -. Ad inizio stagione sono partita a rilento e nei mesi di novembre e dicembre ho fatto davvero fatica. Poi mi sono laureata e forse proprio in quel momento sono riuscita a liberare la testa e a concentrarmi solo sulle gare: a quel punto è girato un po’ tutto”.

Poi il Tour de Ski, con il quarto posto nella sprint di Nove Mesto, a confermare un crescendo di forma concretizzato e capitalizzato al termine delle fatiche della rassegna a tappe. “Anche quest’anno, così come nel 2008, sono uscita bene dal Tour de Ski. A differenza di molti altri atleti che faticano poi a recuperare dagli sforzi del Tour, a me accade l’esatto contrario. Non so se si è trattato di un caso, ma per il secondo anno consecutivo la sensazione è proprio quella, anche se prima di prendere parte al Tour mi chiedo sempre se sia opportuno farlo, soprattutto per una sprinter come me. Ma evidentemente mi ha fatto bene”.

Ora la tappa italiana di Valdidentro, dove venerdì 13 febbraio si correrà una sprint in tecnica libera, occasione da non perdere per Magda. “Le gare italiane hanno sempre un sapore particolare e sono altrettanto importanti, anche perché godiamo della massima visibilità possibile. Essendo la gara a ridosso dei campionati del mondo di Liberec, bisognerà vedere chi ci sarà o meno, ma certo è che voglio provare a centrare un altro buon risultato. Sulla pista di Valdidentro ho corso da giovane, ma ora è stata ritoccata. Da come me l’hanno descritta, però, mi ricorda molto quella di Rybinsk e dunque penso possa fare al caso mio. Una sprint movimentata”.

Centrare un altro podio prima della rassegna iridata di Liberec sarebbe fondamentale per Magda e, soprattutto, dal punto di vista del morale e della consapevolezza. E in chiave Mondiali, quali sono le ambizioni di Magda Genuin?

“Una gara dei campionati del mondo è sempre una gara particolare, terreno ideale per gli “outsiders”, che la vivono con meno tensione e senza gli occhi puntati addosso. Il mio obiettivo primario è quello di dimostrare quello che valgo in questo momento, ovvero quello di poter fare una gara regolare. Entrare in finale sarebbe già un grosso risultato. Non mi sto montando la testa e, anche se al Mondiale potrebbe sembrare apparentemente più facile (al via ci sono solamente quattro atleti per ogni nazione, ndr), ci sono molte più insidie rispetto ad una normale gara di Coppa del Mondo, senza dimenticare che una sprint è già di per sé ricca di variabili e imprevisti. Quindi, come obiettivo, punto alla finale. Ad obiettivo raggiunto, è chiaro che sarei pronta a giocarmi anche qualcosa di più importante”.

C’è anche il sogno staffetta? “Quella si corre in quattro, le migliori quattro. Se ci sarò, sarà solo perché avrò meritato quel posto. Certo mi piacerebbe, e a quel punto sacrificherei la team sprint del giorno precedente, che tra l’altro sarà in tecnica classica. Ad ogni modo, ad una o all’altra parteciperò”.

Di “mondiale”, al momento, c’è la forma, anche se forse ci si attendeva qualcosa in più dalla bellunese anche nelle gare “distance”, che finora l’hanno spesso vista arrancare nelle retrovie. “Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più anch’io – replica l’azzurra – e, eccezion fatta per il 25esimo posto nella pursuit in tecnica classica di Oberhof (seconda tappa del Tour de Ski, ndr), ho veramente concluso poco. Non riesco a darmi una spiegazione, in quanto mi sto allenando come le mie compagne di squadra e non ho fatto alcun lavoro specifico in chiave sprint. Forse ha inciso la componente mentale, in quanto le gare “distance” erano spesso in programma il giorno prima delle sprint e quindi, quando vedi che la tua fatica non è così produttiva come vorresti, molli un po’ e ti concentri già sulla gara del giorno dopo. A Valdidentro ci sarà prima la sprint e poi la “distance”. Vediamo se già lì potrà andare un po’ meglio, ma sono convinta di valere un posto nelle trenta”. (Foto e Fonte Newspower)