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LA PROPOSTA DEL GIORNO

Maurizio Torri
5/8/2009

Agosto, tempo di ferie... Niente di più bello allora di farsi un giro in un posto da favola. Grazie alla collaborazione di Silvio Mevio di www.mtb.stelvio.net, vi proponiamo l'itinerario che da Da Cancàno, attraverso il passo di Fraéle, porta sino all'amena Valle del Gallo

Allora in sella, alla riscoperta della parte "nascosta" del lago di Livigno che assomiglia ad un fiordo norvegese e della "antica via" degli emigranti dell'alta Valtellina

•Luogo di partenza: punto informativo Parco Nazionale dello Stelvio - Scuola Mountain Bike Alta
Valtellina - valle di Fraéle - Cancàno (1950 m) con possibilità di noleggio mountain bikes in loco
•Lunghezza itinerario: 32 kilometri
•Dislivello: - 80 m (da Cancàno fino al ponte sul torrente Gallo)
•Tempo medio di percorrenza: 2/3 ore (mountain bike) - 4/6 ore (trekking)
•Quota massima raggiungibile: 1866 m (ponte sul torrente Gallo)
•Grado di difficoltà: elementare - trekking e mountain bike (famiglie)
•Interesse ambientale e naturalistico: geomorfologico per l'osservazione di rocce calcaree stratificate - ripiegate e per la presenza di molteplici conoidi di deiezione alluvionale; botanico per l'attraversamento di ampie distese di pino mugo (prostrato a cespuglio oppure a portamento eretto) e di torbiere; storico - etnografico per la presenza di baite di alta montagna e di ruderi di forni fusori (reclane) per la fusione del minerale ferroso ( a sinistra, in prossimità del ponte sul torrente del Gallo)

•Descrizione

Dopo avere parcheggiato il proprio automezzo presso il parcheggio del P.N.S. (Cancàno - 1950 m) che incontriamo, scendendo, sulla nostra destra verso lo sbarramento della prima diga, imbuchiamo al bivio la sterrata che ci porta verso il passo di Fraéle (vedi le indicazioni in loco, a sinistra, per ristoro San Giacomo e ristoro Fraéle), ovvero verso la parte terminale del secondo lago artificiale (San Giacomo - passo di Fraéle). Oltrepassatolo si seguono le indicazioni per valle del Gallo e valle Mora;dopo avere percorso alcune centinaia di metri e superato il conoide alluvionale della valle Paolaccia (a destra) raggiungiamo un bivio: a destra entriamo in valle Mora, mentre a sinistra in valle del Gallo (il nostro itinerario).

Percorriamo, per intero, tutta la sterrata con ampie curve e valloncelli per arrivare al ponte sul torrente che proviene dalla laterale valle Bruna (a sinistra);superatolo, in discesa, giungiamo in prossimità di una vasta prateria (Grasso di Prà di Grata a quota 1903 m). Successivamente percorrendo, sempre in agevole discesa, un valletta arriviamo in prossimità di un ponte (1866 m) gettato sulla incassata gola dove scorre il torrente Gallo (che raccoglie anche le acque del superiore Mora proveniente dalla valle omonima) prima di gettarsi nel caratteristico "fiordo norvegese" (rientranza del lago di Livigno).

Oltrepassatolo continuiamo sul versante opposto(destra idrografica) attraverso una mulattiera militare realizzata nel 1935 dal battaglione alpini "Intra" (come il tracciato che porta dal lago di San Gicomo in valle Alpisella ed al passo omonimo); proseguendo su sentiero raggiungiamo la rientranza del lago di Livigno sopra ricordata; questo tracciato, anticamente, veniva utilizzato dagli emigranti dell'alta Valtellina che andavano a cercare lavoro nella vicina Svizzera (cantone dei Grigioni) ed in particolare a Davos.